NON SOLO SPORT – PROTEZIONE CIVILE – TRIAL SOCIALMENTE UTILE
L’esempio che giunge dal Gruppo Trial Castel d’Aiano, comune situato sugli appennini bolognesi, dovrebbe rappresentare il giusto incoraggiamento per tutti quelli che credono nell’utilità del trial oltre i confini dello sport. Noi di Trial Magazine Italia ci auguriamo anche che questa testimonianza possa mostrare l’altra faccia della medaglia a chi crede, sbagliando, che tutti i trialisti siano solamente una banda di sciagurati devastatori.
Il Comune di Castel d’Aiano si trova ad una altezza di 800 m.s.l.m. e il suo territorio è costituito principalmente da boschi, perciò uno dei maggiori problemi è rappresentato dagli incendi che possono innescarsi nel periodo estivo. Altro problema che ci si può trovare a dover fronteggiare è la situazione di pericolo in cui si possono “cacciare” i turisti che vanno alla ricerca di funghi; attività molto praticata nelle nostre zone. E’ già successo, infatti, che alcune persone non pratiche di questi posti si siano perdute tra la fitta vegetazione. L’Associazione di Protezione Civile di Castel d’Aiano è nata nel 1997 allo scopo di svolgere nel nostro territorio un importante servizio di volontariato sociale.
Le principali attività svolte dall’Associazione sono essenzialmente tre:
1) avvistamento incendi da luglio a metà settembre. Nei giorni di sabato e domenica pomeriggio due volontari presidiano una postazione collocata sulla vetta più alta del territorio (monte Carpineta), in continuo collegamento con le altre postazioni della Provincia e con il coordinamento della Consulta di Bologna;
2) spegnimento incendi nei mesi estivi con personale formato e abilitato a supporto dei Vigili del Fuoco.
3) ricerca persone scomparse con l’aiuto anche di unità cinofile. Viene svolta anche la gestione del traffico e dei parcheggi nelle manifestazioni con grande affluenza, in supporto ai vigili urbani e in collaborazione con le varie Associazioni del nostro comune e di quelli limitrofi.
Attualmente l’Associazione conta 86 associati, di cui circa la metà operativi.
Venerdì 20 Agosto 2004 10:11 – Ultimo aggiornamento Domenica 08 Dicembre 2013 21:02
Alcuni anni fa una signora si perse tra i boschi e le ricerche stavano protraendosi già da due giorni coinvolgendo Protezione Civile, Carabinieri, Vigili e volontari, senza alcun esito. Il Sindaco cercò il mio aiuto, poiché sono molto pratico del territorio, chiedendomi di usare la mia moto da trial per partecipare alle ricerche. Naturalmente accettai, uscii subito dal lavoro e mi precipitai a casa a preparare la moto.
Partii immediatamente raggiungendo la zona. La ricerca era concentrata soprattutto a valle, vicino alla strada, così decisi di inoltrarmi lungo i percorsi che portavano nei boschi. Dopo circa un’ora di ispezione in alcuni sentieri, notai dentro a un canalone qualcosa fra gli alberi. Osservando con più attenzione mi accorsi vidi che si trattava della persona dispersa che era scivolata ruzzolando fino laggiù. Era esausta e non riusciva più a risalire sul sentiero, quindi telefonai subito agli altri soccorritori e poco dopo venne portata in salvo.
Quella occasione (molto fortunata) fu la dimostrazione che le moto da trial in certe situazioni possono essere molto utili, considerata la loro agilità a percorrere in tempi molto brevi vaste aree di territorio, altrimenti raggiungibili solo a piedi.
Un’altra volta abbiamo partecipato in tre con le moto da trial, ad una ricerca di un’altra persona dispersa e anche in quella circostanza siamo riusciti ad ispezionare in brevissimo tempo un vasto territorio.
Lo scorso anno scorso, in febbraio, la Protezione Civile di Castel d’Aiano ha organizzato un corso base per reclutare nuovi volontari. Parlando ccon il Presidente Pietro Maremmi, gli ho proposto la mia idea di creare all’interno dell’Associazione un gruppo motorizzato che utilizzi le moto per aiutare i soccorritori in caso di ricerca persone disperse oppure nei casi in cui fosse necessario raggiungere zone del territorio non raggiungibili con macchine o jeep. Il Presidente ha valutato ed accettato ben volentieri la proposta, così ci siamo iscritti al corso in dieci motociclisti, tutti appartenenti al Gruppo Trial Castel d’Aiano. Dopo dieci lezioni (sul primo soccorso a persone ferite, calamità naturali, spegnimento incendi boschivi) siamo stati abilitati al servizio operativo. Oltre a svolgere i normali servizi, il nostro gruppo motorizzato si occupa della pulizia dei sentieri segnalati, del monitoraggio di frane, dell’ avvistamento incendi, e della ricerca persone scomparse.
Di fatto, finora con le moto non abbiamo prestato molti servizi (fortunatamente negli ultimi tempi non c’è stata necessità). Ci siamo limitati al controllo e alla pulizia di qualche sentiero, abbiamo fatto assistenza ad una gara podistica e abbiamo usato la moto per raggiungere la postazione per il servizio avvistamento incendi, altrimenti non raggiungibile in macchina. Ho voluto portare la nostra testimonianza sulle pagine di Trial magazine, perché credo che tanti altri trialisti possano seguire il nostro esempio. Certo, noi abbiamo potuto contare sull’appoggio delle Istituzioni locali, ma alle volte basta impegnarsi per creare qualcosa di buono e per dimostrare quello che di buono e di diverso si può fare con una moto da trial.
Gruppo Trial Castel d’Aiano